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LA 24H del Ring vista e vissuta da TopGamer

By Staff on Maggio 5, 2021
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La 24h del Ring è trascorsa da qualche giorno, ed è ora di mettere nero su bianco un resoconto che provi a catturare le emozioni provate dall’intero Team Prodrive.

Gli split totali, nella nostra sessione, sono stati 20 (tenete presente che ci sono 4 orari diversi per la gara, a seconda dei fusi orari). In ogni split ci sono 50 auto, per ogni auto ci sono in media 4 piloti: questo significa che, solamente nell’orario di partenza “europeo”, sono scese in pista circa 4.000 persone.

Gli equipaggi Prodrive hanno corso negli split 4 (911), 5 (GT3Pro), 13 (GT3AM) e 17 (GT3Rookie). Il team 911 si è pertanto trovato in uno split più “forte” di quello del team GT3Pro, sostanzialmente perché non sono stati tantissimi gli equipaggi a schierarsi al via con la Cup. Domare “la belva” nell’Inferno Verde non è una cosa alla portata di tutti!

Dopo le qualifiche, disputate sulla distanza di due soli giri, tutte le formazioni ProDrive si sono schierate sulla griglia di partenza. Da quel punto in poi siamo rimasti in contatto sostanzialmente tramite Whatsapp, aggiornandoci regolarmente sulle rispettive posizioni. Ogni singola squadra, ovviamente, aveva poi la sua chat Discord sempre aperta.

I primi giri sono stati, come da previsione, un mezzo massacro (anche a causa di una decisione secondo noi poco sensata, che permetteva a chi usciva dalla gara dopo un incidente di iscriversi a una delle partenze nei fusi orari successivi – cosa che ovviamente ha portato molti a rischiare troppo, tanto poi potevano riprovarci…).

Andando per ordine di stint, partiamo dal team 911, che… ha trionfato! Proprio così, l’equipaggio di cui facevo parte ha conquistato la 24h del Ring nel proprio split, al termine di una gara davvero straordinaria. Per prima cosa, devo dire che i miei compagni hanno vinto “nonostante” la mia presenza. Giusto il giorno prima dell’evento infatti ho ricevuto la prima dose del vaccino Covid e, puntualmente, da sabato pomeriggio a domenica sera ho avuto un bel febbrone. La febbre fra l’altro è arrivata praticamente quando ho iniziato a guidare (sarà stata la tensione?), col risultato che, dopo dei primi stint condotti senza errori dai mei compagni, che ci avevano portato in ottima posizione, sono andato a sbattere in stile Russell/Bottas e ho rovinato la vettura, consegnandola al pilota successivo in condizioni non certo ottimali, con lo sterzo storto e una fastidiosa mancanza di sicurezza nelle curve veloci verso destra.

Eppure, a dimostrazione di quanto detto negli articoli precedenti, alla lunga la regolarità ha pagato. Ora dopo ora, dalla sera alla notte, dall’alba al mezzogiorno, noi abbiamo continuato a girare con costanza, senza più commettere errori, mentre tutti i nostri rivali hanno sbagliato più volte. La squadra arrivata seconda, in particolare, era davvero veloce, molto più di noi, ma ha completamente sbagliato la strategia, spingendo troppo e finendo per doversi fermare più volte ai box e concludendo infine con un giro di distacco dalla nostra ammaccata Porsche. Gli altri, tutti ancora più indietro.

Un risultato prestigioso, dunque, che ci ha riempito di gioia, anche perché ottenuto nel più puro spirito endurance: non mollare mai, e inanellare un giro dopo l’altro riducendo al minimo gli errori commessi. Posso solo ringraziare i miei compagni (Scuri/De Cillis/Figuccio/Fruscalzo), che sono stati letteralmente epici.

Veniamo ora al team GT3Pro, la punta di diamante dello schieramento Prodrive. Qui purtroppo si è verificato uno dei classici “inconvenienti” da 24h, con uno dei piloti che ha bruciato la propria scheda video appena prima del via (e ha cannibalizzato quella del vicino di casa, per tornare in pista). La gara, dal SOF decisamente elevato (4.200), ha visto il team GT3Pro risalire durante la notte le posizioni perse a causa di un contatto iniziale, arrivando al 4° posto: quando però il podio sembrava a portata di mano, un altro contatto con un muretto ha costretto la BMW a fermarsi ai box per 11 minuti. Alla bandiera a scacchi l’auto è riuscita comunque a chiudere al quinto posto, un piazzamento di rilievo che rende onore alla velocità e alla bravura dell’equipaggio Ferrari/Modica/De Moliner/Barile.

Tocca ora al team GT3AM, che dopo una partenza senza troppi intoppi è stato costretto ad una sosta per riparazioni, in seguito ad un incidente al Karussell. Cambio di strategia volante e inizia subito una rimonta, resa però difficoltosa dalle avversità del circuito e da un errore di guida dei nostri, che pizzicano le barriere e sono costretti a un’altra sosta per riparazioni. Gli stint notturni vedono un grande recupero, interrotto purtroppo all’alba da un problema di natura tecnica. 15° posto finale, un risultato sicuramente buono, considerato che la squadra composta da Perucci/Bonaventi/Depalmas/Intieri era alla prima esperienza insieme. Menzione d’onore per lo stoico Depalmas, capace di concludere tutti i suoi turni al volante senza commettere neppure un errore, entrando addirittura nella Top 10 dei piloti più “puliti” dell’intera 24h del Ring.

Chiudiamo con l’equipaggio del team GT3Rookie, che forse ha rappresentato al meglio l’essenza Prodrive in questa giornata. L’equipaggio comprendeva piloti che, fino a un mese fa, neppure avevano girato al Ring, nonché aggiunte “dell’ultimo minuto”, il tutto sotto l’esperta guida del nostro “Yoda”, Ivo Andreini. La gara si è svolta con alterne fortune, come è ovvio e giusto che sia per una squadra che non aveva ambizioni da vittoria: errori, rimonte spettacolari, cambi di strategia, recuperi fino all’ultimo metro dell’ultimo giro… Alla fine la posizione in classifica recita 12° posto, ma per tutti i piloti il valore è lo stesso del gradino più alto del podio. Onore quindi ad Andreini/Banello/D’Imporzano/Bellini/Arnaboldi/Mortellaro.

La cosa più bella è stata sicuramente ritrovarsi tutti online dopo l’evento, per raccontarsi quanto accaduto e per scambiarsi opinioni e impressioni su come sono andate le cose in pista. E ancora più bello è stato quando, dopo 24 ore trascorse sostanzialmente fra volante e Discord, qualcuno se ne è uscito dicendo “ragazzi, ma stasera c’è questa garetta da 2 ore, sapete che quasi quasi…”.

Prima di chiudere, due parole veloci sull’evento dei “professionisti” veri: in top split ha dominato il team Redline, che schierava Verstappen e altri due fenomeni – Benecke e Lulham, che magari non corrono in Formula 1, ma su iRacing vanno come e forse più dell’olandese. Così Max, dopo Imola, si è portato a casa la seconda vittoria in due settimane. Qui potete vedere il resoconto ufficiale dello split 1.

qui il filmato “ufficiale” del Team Redline.

Vi lascio anche un link Youtube dove potete scoprire diversi momenti della 24h, tutti sempre spettacolari.

Cala così il sipario sulla 24 Hours Nürburgring 2021, un evento che, per oltre un mese, ha rappresentato il punto fermo delle nostre giornate. O almeno uno dei punti fermi! L’anno scorso il team Prodrive aveva conquistato un secondo posto, quest’anno è arrivata addirittura una vittoria: le costanti sono state impegno, tanto, e divertimento, ancora di più.

E adesso? Beh, adesso c’è la 24 Ore di Le Mans, che domande!

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